Due giorni “Into the Wild” nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Periodo: Aprile – Ottobre. In programmazione e su richiesta

Siete pronti a vivere un’esperienza unica, come quella di una nottata in un bellissimo rifugio di montagna immerso nella selvagge bellezze del Parco d’Abruzzo?
La natura, la bellezza del paesaggio circostante, l’aria salubre e il buon cibo bastano da soli a pensare al benessere di una vacanza in montagna: lontani dal caos e dallo smog cittadino, ascoltando il silenzio che crea la montagna. Un esperienza che espande lo spirito e ti mette in contatto con il tuo corpo…

Due giorni di trekking tra vette, boschi, animali selvatici, storia, cultura, leggende e tradizioni…
Osserveremo il volo dei rapaci, seguiremo le tracce degli animali selvatici, ed impareremo a riconoscerle, così come la flora più rappresentativa del posto.

Dormiremo e mangeremo qui:
Lo stazzo Acquasfranatara di Val Fondillo nasce dal recupero di un vecchio ricovero pastorale e rientra nel piano strategico del rifugio diffuso attivato anche nel Comune di Opi. Recentemente ristrutturato offre una semplice ospitalità con una spaziosa sala da pranzo con cucina a legna e un sistema con panche e soppalco in legno in grado di ospitare 9 persone. Lo stazzo può essere raggiunto facilmente attraverso la splendida passeggiata che attraversa la Val Fondillo. Lungo il percorso si ha un colpo d’occhio magnifico sull’area di Riserva Integrale della Cacciagrande-Valle Jancino, un luogo incantato e l’unica foresta vetusta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con presenza costante di acqua, poiché è attraversata da diversi ruscelli dove alberi di dimensioni imponenti sovrastano valli incassate, piene di rocce ed anfratti. A pochi passi dalla struttura il fontanile e la sorgente omonima garantiscono costante disponibilità di acqua potabile.
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Programma:

Primo giorno
Ore 16.00, incontro con la guida presso il parcheggio di Val Fondillo e partenza per una breve escursione al crepuscolo che ci condurrà al Bivacco di Acquasfranatara. Qui ci attenderà un accogliente ambiente riscaldato, una tisana e, per cena, una ricca degustazione di prodotti locali. Pernotto in bivacco.
La Val Fondillo è uno dei posti più belli del Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise.
E’ ricca di verde, di boschi, di rarità naturalistiche, di riposanti e fresche radure.
Oltre alle cinque sorgenti principali, è possibile incontrare numerose piccole fonti che, con la loro acqua buona da bere, alimentano il torrente Fondillo.

Sviluppo: 3.5 km
Dislivello: 120 metri
DIfficoltà: facile

Cena, pernotto e prima colazione al Bivacco di Acquasfranatara.
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Secondo giorno
Uscita all’alba per la traversata dalla Val Fondillo a Civitella Alfedena, attraverso ambienti di straordinaria bellezza ed affacci panoramici su Lazio ed Abruzzo.
Passeremo per il Valico Passaggio dell’Orso (1672 m.), la Val Canneto, il Rifugio di Forca Resuni (1952), Passo Cavuto e la Val di Rose. A metà strada per il Valico Passaggio dell’Orso si trova la Grotta delle Fate, a cui si potrà accedere attraverso una scalinata creata dalle radici dei faggi. Riprendendo il cammino si giungerà al Passo dell’Orso, che veniva tradizionalmente utilizzato dai pastori per raggiungere il Lazio ed è attualmente utilizzato dei pellegrini che raggiungono il Santuario della Madonna di Canneto.

Dal Valico si continua fino ad abbandonare il sentiero F2 per imboccare il sentiero O5 che ci porterà al Rifugio Forca Resuni (1952 m) per poi arrivare al Passo Cavuto (1942 m), dove è più frequente avvistare i camosci e dove si può godere del panorama del M. Petroso, della Val di Rosea e della Camosciara.

Scendendo dal Passo Cavuto in direzione del paese di Civitella Alfedena, si passa in una bella faggeta, godendo della vista sul lago di Barrea e giungendo, dopo un ultimo tratto a ridosso del paese, nel bel centro abitato.
La Val di Rose è una delle più famose e frequentate passeggiate del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
In questa escursione si passa dalla bellezza di una faggeta incontaminata alla concreta possibilità di incontrare uno degli animali più rari della fauna italiana: il Camoscio Appenninico.

Sviluppo: 12 km
Dislivello salita: 956 metri
Dislivello discesa: 1050 metri
Difficoltà: E

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