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Ciaspolenta da Capracotta a Vastogirardi
13 Gennaio 2019 @ 8 h 00 min - 17 h 00 min
€35,00Bellissimo itinerario lungo un tratto del Cammino dei Sanniti che terminerà con una conviviale polentata nella trattoria di Giuseppe dove potremo gustare una polenta d’altri tempi fatta con ingredienti genuini e mais locale macinato a pietra!
Programma: Ore 8.00 appuntamento ad Isernia presso Alta Quota in via Erennio Ponzio (zona Tribunale) e spostamento con mezzi propri a Capracotta per partenza escursione. Al termine, polentata conviviale.
Percorso di media difficoltà che prevede un dislivello di +450 e -840 per uno sviluppo di 11,5 km tra sterrate, sentieri ed un ultimo tratto su asfaltata a ridosso del borgo di Vastogirardi. Lungo il tragitto visiteremo le mura ciclopiche di Monte Cavallerizzo – Monte Cavallerizzo è stato dichiarato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal 2011 come sito di interesse archeologico particolarmente importante. Sulla sua cima, tra le quote 1516 e 1524 s.l.m. si trova la più elevata tra le fortificazioni sannitiche finora note. Le cosiddette mura ciclopiche, ancora visibili e abbastanza conservate, si sviluppano per una lunghezza di circa 500 metri e racchiudono una superficie di quasi 3 ettari; si accede all’area fortificata attraverso una strada rotabile brecciata e un sentiero nel bosco fino all’unico ingresso. Le mura raggiungono un’altezza media di 2 metri e sono costruite nella tecnica poligonale molto irregolare. Il sito fa parte della serie di fortificazioni del Sannio Pentro costruite tra il IV e III secolo a.C. per il controllo sull’intero territorio; è il un vertice di un quadrilatero formato da Monte San Nicola di Capracotta, Monte Saraceno di Petrabbondante e Agnone – San Lorenzo. (Prof. Domenico Di Nucci, Associazione Amici di Capracotta) – ed il tempio Italico di Vastogirardi – Il santuario sannitico, in località S. Angelo, si trova a circa un chilometro da Vastogirardi, nel cuore del Sannio pentro. È posto alle pendici del Monte Capraro e ai margini di un’ampia area pianeggiante bagnata da una sorgente e frequentata già a partire dalla fine del IV secolo a.C.
Il tempio viene costruito tra il 130-120 a.C. e utilizzato ancora in età imperiale. È un edificio prostilo, tetrastilo, con una cella unica molto ampia e dotata di ante. Viene realizzato su un podio, in cui è incassata la scala di accesso, e circondato da un ambulacro, delimitato da un muro di contenimento in opera poligonale.
Tra i numerosi materiali rinvenuti si segnalano una statuetta di bue, una placchetta fittile raffigurante un naso e due occhi e numerosi unguentari in vetro e terracotta che hanno portato ad ipotizzare l’esistenza di riti di guarigione connessi all’acqua della vicina sorgente, chiamata ancora oggi “l’acqua degli angeli”.
Lunghezza tappa: 11.5 km – dislivello: salita 840 m – discesa: 450 m – durata: 6 ore
Quote:
Escursione € 15 – Noleggio Ciaspole e bastoncini € 5 – Polentata € 15
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